Memorie di Adriano
Memorie di Adriano è un romanzo storico scritto dall'autrice francese Marguerite Yourcenar, che ripercorre la vita dell'imperatore romano. Attraverso una lunga lettera all'amico Marco Aurelio, infatti, Adriano, in prima persona, racconta degli avvenimenti della sua vita e dei suoi pensieri ed emozioni.
La lettera si suddivide in sei capitoli:
- Animula vagula blandula: Malato, racconta si essersi recato dal suo medico e comincia a pensare che la sua morte non è lontana. Si dilunga poi a parlare del suo corpo, della caccia, dell'amore, del sonno, per poi affermare di raccontare la sua vita così com'era, senza nascondere nulla.
- Varius multiplex multiformis: Adriano comincia a parlare della sua famiglia, dei personaggi con i quali è entrato in contatto, della sua giovinezza, del suo amore per la Grecia e delle sue prime cariche.
- Tellus stabilita: Adriano diventa imperatore e cerca di ristabilire la pace ed equilibrare i rapporti tra Greci ed i Giudei; la situazione sembra cambiare quando vengono eliminati i tre nemici dell'imperatore, che riesce però a riconquistare la fiducia del Senato, che aveva perso alcuni dei suoi membri più influenti. Continua parlando poi della schiavitù, della condizione della donna, delle città da lui create, dell'esercito, dell'arte e dei suoi viaggi.
- Saeculum aureum : Adriano si reca in Asia minore dove incontra e si innamora del giovane bitino Antinoo, che lo accompagnerà poi in tutti i suoi viaggi. A vent'anni il giovane morì nel fiume Nilo. Ancora oggi non si è certi della motivazione. Può essere stato tanto un omicidio (Antinoo non era visto di buon occhio per l'importanza che l'imperatore gli attribuiva), come un suicidio rituale. La scrittrice parla della seconda possibilità. Un oracolo in realtà aveva previsto un futuro pericoloso per l'imperatore e l'unico modo per salvarlo era il sacrificio di quello che di più amava. Tutto sembra crollare attorno ad Adriano, disperato, la vita sembra non avere più senso. Comincia a provare ossessione per l'immagine del suo viso, di lui. Fa costruire una città in suo onore e migliaia di busti, fa incidere il suo volto sulle monete, chiama una costellazione col suo nome. Lo eleva ad un Dio.
- Disciplina augusta: Adriano si impegna così nella sua funzione di imperatore come non mai, non uomo, solo imperatore. Gli viene diagnosticato un inizio di una idropisia di cuore.
- Patientia: Nomina il suo successore. Ora può pensare tranquillamente ai suoi ultimi giorni, può pensare alla sua morte.
Fino ai suoi ultimi istanti Adriano sarà amato d'amore umano.
''Animula vagula, blandula,
Hospes comesque corporis,
Quae nunc abibis in loca
Pallidula, rigida, nudula,
Nec, ut soles, dabis iocos...''
"Piccola anima smarrita e soave, compagna e ospite del corpo, ora t'appresti a scendere in luoghi incolori, ardui e spogli, ove non avrai più gli svaghi consueti. Un istante ancora, guardiamo insieme le rive familiari, le cose che certamente non vedremo mai più... Cerchiamo d'entrare nella morte a occhi aperti..."
Così termina il libro, con dei versi realmente scritti dall'imperatore in punto di morte...
Bè, ora è un riassunto brevissimo...non ho detto nulla praticamente, ma è un libro bellissimo. Ho adorato soprattutto il modo di scrivere della scrittrice. Unico...Mentre leggevo sembrava quasi fosse una traduzione dall'antico. Sembrava che fosse realmente Adriano a parlare, lei era riuscita ad eclissarsi completamente, provando stessi dubbi ed incertezze che probabilmente anche lui aveva provato. Per ora non ho letto altro libro più bello...
